FotografiaStill LifeFotografia di Prodotto - Beverage - La Cantina di Andria - Nero di Troia

(photo: Vincenzo Capone)

La fotografia, nel mondo attuale dove tutto è accelerato e frenetico, è uno dei modi più immediati per comunicare qualsiasi messaggio. E’ un dato di fatto che oggi molte meno persone apprezzano la lettura, mentre cresce a dismisura l’amore verso le immagini. Prova ne è l’utilizzo di immagini sui principali social ed in particolare la crescita impressionante di utenti che quotidianamente utilizzano Instagram, il social per eccellenza dedicato alle immagini.

Trasmettere emozioni

Attraverso una fotografia si comunica non solo l’immagine in sé stessa di un prodotto e quindi il suo gusto prettamente estetico e personale, ma si trasmette emotività, cioè quella capacità più o meno piacevole di reagire in modo differente a degli stimoli esterni. E’ per questo motivo che le immagini assumono una valenza imprescindibile e fondamentale nell’attività promozionale, e generalmente in quella di marketing, di un prodotto. Ciò deriva dal fatto che l’acquisto o la scelta di un prodotto avviene sempre più frequentemente grazie alle emozioni. Soprattutto oggi dove la comunicazione e la vendita si realizzano attraverso canali telematici, un’immagine che colpisce la mente del consumatore,  produce un interesse specifico per quel determinato bene.

La stessa cosa accade quando si assapora un vino, dove innanzitutto si dà un giudizio personale basato sul gusto, ma immediatamente dopo incominciano a scatenarsi le emozioni che il vino stesso produce.

Vino e fotografia

Il vino e la fotografia rappresentano anche l’incontro tra due oggetti sensoriali: il primo legato al gusto ed all’olfatto, la seconda esclusivamente alla vista. C’è un’analogia tra fotografia e vino: guardando una foto si va a ruota libera con ricordi, aneddoti, pezzi di vita vissuta. La stessa cosa accade, stappando una bottiglia di vino, dove il sapore ed il profumo guidano la mente verso orizzonti indefiniti. Entrambi hanno la caratteristica di far emergere una magia interiore.

Fotografare il vino non si limita a trasformare una bottiglia in immagine, ma significa cercare di incorporare nella fotografia stessa le essenze, il profumo, il sapore e quanto possa fare “assaporare virtualmente” tutto ciò a chi la guarda.

La gestione della luce

Fotografare in modo appropriato una bottiglia di vino è sicuramente più complicato di quanto possa sembrare. Il vetro è difficile da fotografare a causa della sua trasparenza e per tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono.

Blog - Fotografare le bottiglie di vino 4

(Immagine presa da Instagram)

Fotografia di Prodotto - Beverage - Falanghina - Cantine del Taburno - vino Benevento

(photo: Vincenzo Capone)

Si deve fare attenzione alla scelta ed all’utilizzo della luce per evitare di generare riflessi inestetici. Bisogna saper scegliere quale è la luce appropriata per poter gestire al meglio la riflettività del vetro, optando per una luce diffusa al posto di una diretta.

Si deve essere in grado di gestire la luce per modellare la bottiglia con riflessi luminosi ed allungati che possano descrivere le forme della bottiglia. L’obiettivo è valorizzare l’aspetto nel suo complesso. Di solito si tende a non utilizzare una luce diretta, per evitare di avere dei fastidiosissimi riflessi puntiformi.

L’etichetta e la capsula

Importanza particolare deve essere data all’etichetta, da illuminare in modo uniforme, ed al vino contenuto nella bottiglia, valorizzandone con una adeguata luce la sua trasparenza.

Fotografia di Prodotto - Beverage - Mateus
Blog - Fotografare le bottiglie di vino 2

(Immagine presa da Instagram)

(photo: Vincenzo Capone)

Altro elemento da non sottovalutare nella fotografia di una bottiglia di vino è la capsula, cioè l’involucro posto intorno alla sommità del collo. Deve essere perfettamente integra e diritta, in modo da permettere una chiara leggibilità del marchio e/o di eventuali scritte.

In alternativa, qualora la stessa non sia stata apposta in maniera perfettamente diritta, o sia stata rovinata al momento del confezionamento, bisogna adottare degli accorgimenti tecnici, sia al momento dello scatto, sia in postproduzione, per renderla perfetta.

Infine è necessario essere in grado di gestire le immagini con un’attività di postproduzione mirata ad eliminare gli inestetismi. Questi sono rappresentati da micro granelli di polvere, impronte, gocce dal vetro e tutte quelle micro imperfezioni facilissime da trovare su una bottiglia di vetro. Ciò per avere una fotografia altamente comunicativa.

La comunicazione

Abbiamo detto che il vino trasmette sensazioni, ragion per cui, nel momento in cui si decide di utilizzare la fotografia come veicolo promozionale, è fondamentale definire il contesto, all’interno del quale l’oggetto deve essere inserito. Una bottiglia può essere fotografata in studio, utilizzando sfondi bianchi o colorati; in alternativa può essere contestualizzata a seconda dell’obiettivo di comunicazione che si vuole realizzare.

Immagine decontestualizzate

Nel caso di fotografie decontestualizzate, l’utilizzo prevalente è destinato a cataloghi tecnici ed a brochure prettamente commerciali. In questo caso l’obiettivo principale, se non l’unico, è quello di contribuire alla vendita dei prodotti. Può essere, pertanto, conveniente rappresentare il prodotto in maniera neutra, valorizzandone esclusivamente l’aspetto, sfruttando principalmente l’illuminazione, per presentare la bottiglia di vino, ai clienti nel modo più efficace possibile. Spesso è preferibile utilizzare un fondo chiaro, idoneo a favorire la leggibilità della stessa. In alcuni casi può essere interessante utilizzare uno sfondo scuro che permette di far risaltare i colori e di tramettere un’atmosfera particolare.

Fotografia ambientata

Con l’utilizzo di fotografie ambientate, invece, si cerca di trasmettere un messaggio di una portata più ampia.

Fotografia di Prodotto - Beverage - Mielica - Mirto di Sardegna - liquore

Lo scopo, in questo caso, è quello di illustrare non solo il prodotto in sé per sé, ma anche l’azienda produttrice, la sua filosofia, il suo mood, la sua identità. Le immagini ambientate hanno un impatto ed un interesse visivo ed emozionale; presentano il prodotto nel suo universo, arricchiscono lo stesso di una serie di suggestioni, fanno toccare con mano il dna del produttore. In buona sostanza fanno “vivere” il prodotto. La fotografia può essere ambientata nei modi più svariati possibili, l’importante è che sia in linea con la più generale idea di marketing aziendale. Proprio per queste caratteristiche la fotografia di prodotto ambientata è spesso utilizzata anche all’interno di un servizio fotografico corporate, quale complemento alla presentazione di un’azienda nella sua interezza. Nel settore vinicolo è possibile rappresentare il prodotto, cioè la bottiglia di vino, con diversi scenari, partendo dal vigneto, passando per la cantina e per finire su un tavolo di degustazione con gli abbinamenti di food adeguati.

Conclusioni

In definitiva, fotografare bottiglie di vino è un’operazione difficile perché si tratta di foto emozionali, dove l’emozione deve passare attraverso la bottiglia ed il suo contenuto per giungere al cliente finale. E’ un’arte che non si improvvisa, soprattutto per la complessità tecnica di gestione della luce insieme al vetro con le sue caratteristiche.
La cura utilizzata nel fotografare una bottiglia di vino, riflette l’immagine del produttore, del vigneto che la genera, ne trasmette il profumo ed il sapore. Affidare tutto ciò ad un fotografo specializzato in tal campo, conferirà un valore altamente qualitativo alla vostra idea di comunicazione.

Se hai bisogno di chiarimenti, ti invito a scrivere nei commenti all’articolo.
Per rimanere aggiornato su iniziative, contenuti vari, interviste e tutorial, non devi fare altro che iscriverti alla mia newsletter, compilando il form.

Prima di continuare, specie se è la prima volta che leggi il mio blog, ti vorrei suggerire di iscriverti alla mia newsletter; in tal modo rimarrai aggiornato sulle novità, sugli articoli e sulle promozioni

Se l’articolo è stato di tuo gradimento, sarei felice se potessi lasciare un tuo feedback sulla pagina recensioni

2 commenti

  1. Ciao e grazie per l’articolo.
    Una domanda: cosa pensi del fotografare la condensa sulla bottiglia in foto ambientate e non in studio? È necessario per i vini sparkling o no?

    • Ciao Giovanna,
      innanzi tutto grazie per aver letto l’articolo.
      Sulla condensa ho una mia idea che può essere condivisibile o meno, dipende dall’approccio che uno ha. Sono abbastanza scettico sull’utilizzo nelle foto ambientate, se non altro perchè quella bella, fatta di goccioline grosse, rotonde, immobili, nella stragrande maggioranza dei casi è creata in postproduzione o artificialmente.
      Questo non significa che non lo si può fare, ma il mio approccio è di tipo reportagistico sulle foto ambientate; a me piace cercare di raccontare qualcosa, contestualizzando la bottiglia, il vino con l’azienda, con i suoi valori.
      Tra l’altro la rapidità con la quale la condensa naturale svanisce o diventa meno bella da vedere, è elevatissima.
      Per quanto riguarda i vini sparkling io li preferisco senza condensa; la condensa, secondo me, funziona di più su un prodotto beverage di tipo diverso, quale ad es. la birra.
      Chiaramente questa è una visione personale, non è detto che sia la verità assoluta.
      Ciao

La discussione è terminata